Teatro fisico e drammaturgia non verbale

Workshop professionale Diretto da Marco Cupellari e Sara Bocchini

Il corpo è profondità, spazio che accoglie, che ospita e manifesta. Obiettivo del training fisico è scoprire e liberare le connessioni fra le sue parti, raffinando la percezione e avvicinandosi a uno stato di presenza trasparente ed esatto. Attraverso l’esplorazione del contatto con il suolo, dei centri di gravità, del peso, degli impulsi e del lavoro con il partner, entreremo in un dialogo giocoso con il corpo e con lo spazio.

Il corpo-voce, le sue molteplici possibilità espressive in rapporto ad uno spazio costantemente da definire e ad un tempo da dominare, saranno gli strumenti per tradurre idee in azioni sceniche che siano al tempo stesso concrete e simboliche. Drammatizzare il movimento vuol dire creare una composizione che abbia senso e tensione, che sia leggibile e capace di comunicare con lo spettatore sul piano fisico, emotivo e intellettuale.

• Training fisico
• Improvvisazione
• Partitura e interpretazione
• La maschera e il personaggio
• Drammatizzazione del movimento
• Creazione e composizione
• La messa in scena
  

I partecipanti saranno guidati in un percorso che comprenderà allenamento fisico, improvvisazione, interpretazione e creazione. Partendo da materiale preesistente o da una nuova idea, il punto di arrivo sarà la creazione di un quadro teatrale originale.

Le parole del corpo

Workshop professionale di teatro fisico
condotto da Sara Bocchini e Marco Cupellari

Consapevolezza. Come funziona il corpo? Partendo da un livello meccanico / anatomico arriviamo al livello più sottile delle sensazioni percepite; l’immaginazione si attiva e con essa le associazioni, producendo o influenzando il movimento e l’espressività. Come percepisco lo spazio e gli altri corpi attorno a me? L’incontro con il partner è la grande occasione per avventurarci in territori inesplorati.
Semplicità. Cos’è necessario e cos’è superfluo? Ci alleniamo a scegliere continuamente, togliendo ciò che non serve. Una sfida costante a non lasciarsi sedurre dagli orpelli, a scendere in profondità, superando il momento in cui si crede di aver già capito.
Libertà. La libertà comincia dalla scoperta delle nostre potenzialità. La fiducia e la leggerezza fanno il resto, permettendoci di sperimentare nuove risposte alle sollecitazioni che provengono dallo spazio e dai partner.

• Training fisico
• Propriocezione e percezione
• Le qualità del movimento
• Partnerwork
• Improvvisazione
• Creazione e composizione
• Incontrare la maschera

Un percorso di scoperta e approfondimento del movimento, a partire dalla consapevolezza del corpo e delle sue potenzialità espressive. Esploreremo la possibilità di contattare in profondità ciò che è “qui ed ora”. Ci avvicineremo a uno stato di presenza trasparente ed esatto, capace di creare uno spazio di visione dove movimento, pensiero, immagini e sensazioni coesistono senza ordine gerarchico. Infine, faremo dialogare la composizione del movimento con le maschere create dalla compagnia per la nuova produzione.